La scuola è un elemento fondamentale nel percorso di riabilitazione dei bambini autistici, ma spesso proprio all’interno dell’ambiente scolastico i grandi sforzi che le famiglie compiono si scontrano con difficoltà di vario tipo.

 

Scuola insieme nasce proprio con l’obiettivo di garantire una continuità educativa tra casa e scuola.

Il progetto è stato ideato da Monica Rigotti, psicologa, analista del comportamento BCBA, e terapista certificata ESDM e JASPER, con una lunga esperienza come supervisore di casi clinici ABA. Monica si confronta regolarmente con altre figure professionali, come logopedisti, psicomotricisti e neuropsichiatri, e ha sempre trovato nella scuola un punto critico. Da qui nasce l’idea di sviluppare un programma pensato per le scuole, per gli insegnanti di sostegno e per l’intero corpo docente di una scuola che accoglie un bambino autistico, iscritto a ABAut.

Gli insegnanti di sostegno, pur ricoprendo un ruolo chiave nell’integrazione e nell’apprendimento dei bambini autistici, si trovano spesso a fronteggiare difficoltà legate alla frequente rotazione dei docenti e alla mancanza di formazione specifica. Per rispondere a queste esigenze, il progetto offre consulenze, formazione e affiancamento pratico ai docenti, in modo da garantire una continuità educativa tra scuola e casa.

 

Il percorso si articola in tre fasi principali: osservazione del comportamento, formazione sui principi ABA e strategie didattiche, e affiancamento pratico con tutor o tecnici RBT.

Come vengono formati gli insegnanti?

Entriamo nelle scuole con discrezione, con l’obiettivo di formare il maggior numero possibile di insegnanti, non solo quelli di sostegno, ma anche gli insegnanti di materie come italiano, motoria e chimica. Insegniamo loro i concetti fondamentali della psicologia comportamentale, un approccio che studia il comportamento umano attraverso l’osservazione e l’analisi delle risposte agli stimoli esterni. Forniamo strumenti pratici per affrontare le varie situazioni quotidiane.
La formazione è rivolta a tutto il corpo docente e viene svolta su base volontaria, ma maggiore è l’adesione, maggiore sarà l’efficacia del progetto. È importante soprattutto ci sia l’insegnante coordinatore di sostegno, perché poi sarà quello che vedrà i vari insegnanti che cambiano. Purtroppo nella scuola c’è un grande turn over degli insegnanti di sostegno.

Cosa accade durante la fase di osservazione?

In questa fase, l’analista del comportamento, insieme al personale scolastico, osserva il bambino e collabora con gli insegnanti per strutturare la giornata scolastica. Insieme, si costruisce un percorso personalizzato, che tiene conto dell’approccio educativo dell’insegnante e delle necessità specifiche del bambino. Questo è solo l’inizio: segue poi la fase di affiancamento.

L’affiancamento è una fase più operativa?

Esatto, questa è la fase in cui le pratiche e le strategie vengono messe in atto. Gli insegnanti ricevono fino a 8 ore di affiancamento pratico, ma il nostro supporto continua anche oltre. Siamo consapevoli che la mancanza di risorse e di formazione specifica possa sembrare un ostacolo insormontabile per gli insegnanti, ma come associazione ABaut siamo qui proprio per costruire un dialogo e dare il nostro contributo, un passo alla volta. La bacchetta magica non esiste, e spesso siamo anche gli unici interlocutori con cui gli insegnanti possono confrontarsi su questi temi.
Il nostro obiettivo è creare una rete di supporto che possa fare la differenza nel quotidiano educativo e riabilitativo di ogni bambino autistico.